Perchè questo sito

Ovvero del come automotivarsi

Un sito su Debian, Mutt e Slrn. Perchè?

Perchè soprattutto un altro, ennesimo, sito a popolare la rete?

Partiamo da questa domanda, affatto banale, che molti si pongono. Non sarebbe meglio che su internet ci fossero solo i siti professionali? Penso ai siti delle aziende, che presentano e offrono i loro prodotti e servizi, anche immateriali come i servizi di informazione?

Uhmmm, forse no vero?

Pensate che la riduzione del numero di siti NON sia la soluzione al problema della difficoltà di trovare in rete l'informazione di cui si ha bisogno?

Siete quindi coscienti dell'importanza di disporre di una sempre migliore strumentazione per evidenziare i siti che contengono l'informazione cercata e comprendete l'importanza strategica di disporre di modelli sempre più efficienti ed efficaci per gestire i motori di ricerca.

Valutate come una fonte di ricchezza il poter avere a disposizione il sapere e, all'estremo, le opinioni di tutta la popolazione che affolla questo piccolo pianeta?

Allora siete d'accordo con la legge di Metcalfe. Robert Metcalfe, fondatore di 3Com e ideatore delle reti Ethernet, affermò che il valore di una rete aumenta in modo esponenziale rispetto al numero dei nodi connessi. Secondo questa legge, un sito in più nella rete, aggiungendo ad essa ulteriori contenuti, contribuisce ad aumentarne il valore, a vantaggio di tutti i suoi utilizzatori.

Quando navigate, vi capita di "fidarvi" di più di ciò che leggete in un piccolo sito personale, gestito da una persona a cui riconoscete una specifica professionalità ed etica, rispetto a quello dell'azienda tal dei tali? Magari arrivate anche a consigliarlo ai vostri amici?

In tal caso, state confermando due cose:

  1. In primo luogo, che anche per l'informazione acquisita attraverso il web vale l'adagio del non credere a tutto ciò che ci viene trasmesso. Pertanto in un momento di forte crisi reputazionale delle aziende, l'informazione contenuta in buoni siti web personali può essere letta, in una parola, come più affidabile.

  2. In secondo luogo che il web non è diverso dagli altri mezzi di comunicazione e anche per i siti si conferma l'importanza della referenza attiva generata dai "clienti" rispetto alle tradizionali leve di marketing.

Non so se sono riuscito a spiegare perchè, parafrasando, un altro sito è possibile, visto che ho posto solo tre domande.

Ma spero che i quesiti posti ed i commenti aggiunti qualcosa abbiano messo in moto...

In ogni caso, che siate d'accordo o meno, questo sito esiste perchè a me fa bene. A meno che non mi vogliate male, questa ultima spiegazione dovrebbe bastarvi.

E ora veniamo al perchè di un sito su Debian, o meglio di un sito di un debianer che si tiene aggiornato su Debian e mette volentieri a disposizione di altri debianer piccoli consigli per usare questa distribuzione ed un paio di programmi molto amati, essenziali per chi comunica attraverso la rete: parlo di Mutt per la posta elettronica e di Slrn per i Newsgroup.

Parto ricordando il mio passaggio da Windows a Linux.

Prima di installare, passai un paio di mesi a studiare cercando di capire il sistema e di scegliere i programmi che avrei usato per la posta e per usenet.

La scelta cadde rispettivamente su Mutt e Slrn.

Non c'era dubbio, nel leggere le opinioni dei più esperti che postavano sulla gerarchia it.comp.os.linux.*, che questi programmi erano i migliori in quanto a leggerezza, velocità, configurabilità, funzionalità.

Non erano dei client grafici, ma io non stavo lasciando Windows per un suo clone e questo era per me un plus, non un minus!

Quando installai la mia prima distribuzione Linux (era una Red Hat 7.0), non iniziai ad usare subito Mutt ed Slrn.

Prima mi costruii i relativi file di configurazione, spulciando tutte le opzioni disponibili e commentandole per benino.

Insomma, pur aiutato dall'How-To di Antonio Fragola aka Mr. Shark e da altre fonti, feci un lavoraccio tipico del pignolo quale so essere.

Nonostante l'impegno e al tempo stesso la calma, tipica di chi mira ad un buon risultato per il lungo periodo, quando mi decisi a lanciare i programmi per poterli utilizzare, ovviamente qualcosa che non andava c'era.

Solo limitandomi alla posta ricordo che, una volta scaricata, non finiva dove pensavo, inoltre i filtri con procmail erano scritti male e perdevo delle mail, la signature dinamica non riuscivo a farla eseguire all'apertura dell'editor, ....

Arrivato a febbraio 2004, mese di nascita del sito, mi è sembrato del tutto naturale mettere a disposizione quanto avevo imparato, nella speranza che qualcuno, con un documento in più, magari in italiano che per molti non guasta, potesse avere a disposizione maggiore supporto di quanto non ne avessi trovato io.

Perchè mi è sembrato naturale? Uno sfoggio di micro-sapienza non richiesto?

Mi è sembrato e mi sembra naturale portare un contributo, seppur piccolo, alla conoscenza di Debian, di Mutt e di Slrn perchè il mio passaggio a Linux aveva ed ha una motivazione sottostante forte, capace, tra l'altro, di farmi superare le innegabili difficoltà avute nel poter arrivare a godere appieno delle sue qualità.

Ero si stanco dell'instabilità di Windows, ma soprattutto volevo utilizzare un sistema con una vision sottostante da me condivisa.

I valori propugnati dal movimento GNU/Linux li sentivo particolarmente vicini . Valori talmente vicini che, quando Red Hat annunciò che avrebbe cessato il suo supporto diretto alla distribuzione rivolta al mercato home, mi decisi a fare il grande salto verso una delle distribuzioni che meglio esaltano la filosofia del movimento: Debian GNU/Linux.

Non ho la presunzione di pensare che possono usare Linux solo coloro che sono mossi dal sacro fuoco dei valori del movimento Free Software. Si tratta pur sempre di un sistema informatico, di uno strumento per fare più velocemente un'attività.

Penso tuttavia che, come tutti i prodotti, questi si desiderano, si difendono e si consigliano quando in loro si trova un valore o attraverso di loro è possibile farsene portatori.

Chi passa a Linux senza conoscere o senza condividere il suo basamento valoriale (confesso che sto facendo fatica a capirmi) è probabile che torni in breve tempo, quasi per crisi di astinenza, a fenester (windows in versione per gli amici lumbard).

Conclusione e sintesi di questa digressione forse troppo lunga: ho creato il sito Ataualpa for debianers perchè

  • non fa male agli utenti della rete
  • può essere utile perchè accresce l'informazione disponibile
  • soddisfa il mio ego
  • mi piace sostenere i programmi che più mi piacciono
  • mi consente di supportare la diffusione dei valori del movimento free software e la conoscenza di Debian, che a tali valori è la più vicina fra le varie distribuzioni Linux.

Si lo so, potevo limitarmi a queste ultime righe. :-)

Ataualpa aka Francesco Ciattaglia
Originariamente pubblicato 2004-10-12
(Nel sito originale 907 letture fino al 30 gennaio 2015)